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Sul museo

Cenni storici

Ing. Ugo Pennè

Il Museo Storico Dei Vigili Del Fuoco Di Milano


Il Museo Storico dei Civici Pompieri di Milano venne ideato dall'allora Comandante ing. Ugo Penné nel 1912, in occasione del centenario di fondazione del Corpo Comunale, come rassegna storico dei cimeli del servizio.
Le prime fotografie dei più gravi e devastanti incendi occorsi, gli oggetti recuperati, l'illustrazione scritta e disegnata delle cause che li avevano generati, volevano iniziare a sensibilizzare sulla necessità di misure preventive.
Sin dalla sua istituzione il Museo Storico fu concepito anche per l'istruzione del personale in servizio; poi divenne un valido riferimento per quanti, a scopo di studio o di ricerca, volessero analizzare da vicino attrezzature, macchinari, uniformi e documentazione che hanno fatto la storia del servizio antincendio milanese.
Lo stesso fu destinato inoltre a raccogliere i trofei, i premi, i diplomi e le benemerenze conquistate nei simposi, concorsi, rappresentazioni professionali e gare sportive a cui i pompieri di Milano e provincia avevano partecipato.
Allestito in un primo tempo in una delle sale del Castello Sforzesco, venne successivamente trasferito nella scuola della caserma di via Ansperto, sede principale del Comando.

Scampato alle alterne vicissitudini degli anni '20 e '30, che vedranno nel 1938 l'unificazione degli antichi Corpi Comunali dei Civici Pompieri in un unico Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco dipendente dal Ministero dell'Interno, il Museo Storico sopravvisse alle devastazioni del secondo conflitto mondiale.
Esso addirittura contribuì con le sue pompe a vapore (un tempo installate su carri di soccorso ippotrainati) a far fronte ai gravissimi bombardamenti aerei sulla città che misero in grande difficoltà l'esiguo numero delle autopompe a motore disponibili.
Ma la raccolta storica, anche se in parte depauperata, sopravvisse ancora nella sede di via Ansperto.

Per la nuova e definitiva collocazione, il Museo dovette attendere il primo decennio del dopoguerra che vede l'edificazione, ad opera dell'Amministrazione Provinciale, del grande complesso di via Messina.
Il progetto di tale complesso nasce nel 1952 in ottemperanza alle disposizioni date dal Governo alle Province di dotare il Corpo Nazione dei Vigili del Fuoco delle caserme necessarie al servizio di istituto; esso è frutto della costante ed efficace collaborazione del compianto Comandante ing. Antonio Tosi, del progettista arch. Ferdinando Reggiori e dell'ufficio Tecnico dello stesso Ente.

Nel maggio 1956 avvenne l'inaugurazione della Caserma Centrale di via Messina.
Nei locali del piano interrato del nuovo edificio trovarono posto oltre alla Aula Magna, alla Scuola di Aggiornamento e all'Infermeria, anche gli spazi per una adeguata e dignitosa collocazione della nostra rassegna storica.
Fu così che nel periodo tra il 1958 e il 1960 sotto la supervisione dell'ufficiale incaricato arch. Antonio Picasso, venne effettuato il trasferimento e l'ampliamento della rassegna storica, la quale andò via via arricchendosi con nuovi contributi dei Comandanti avvicendatisi sino alla fine degli anni '60.
Dopo tale periodo la città di Milano e i suoi Vigili conobbero gli anni bui del "terrorismo armato" accompagnato da un massiccio turn-over del personale, a cui segui recessione generale, inadeguatezza di organici, impossibilità oggettiva a sostenere una opportuna manutenzione degli impianti e una ottimale gestione del patrimonio raccolto, pur mantenendolo disponibile alle visite del pubblico.
Fu solo all'inizio degli anni '90 che il Comandante in carica ing. Dario D'Ambrosio (in seguito Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco lombardi), sentita l'esigenza di recuperare, migliorare e promuovere la raccolta milanese, ormai decretata "Sede Espositiva Permanente", si rivolse, per il recupero degli ambienti e dei cimeli, al personale dei Vigili del Fuoco a riposo.
Mai scelta fu più indovinata, in considerazione del fatto che la memoria storica di una professione scelta con passione ed entusiasmo era difficile a spegnersi anche con il sopraggiungere dell'età pensionabile!
Il personale a riposo ed in particolare gli ex Caporeparto Luigi Rinaldo e Luciano Stomboli, dotati di ottime qualità artigianali, si misero subito all'opera.
Il loro entusiasmo e la loro perseveranza contagiarono e suscitarono l'aiuto di alcuni Vigili in servizio, la disponibilità di molti laboratori del Comando, il supporto dell'Ufficio Manutenzione.
Lentamente ma costantemente si operò alla ristrutturazione degli ambienti, al recupero di molta parte del macchinario e materiale esposto, all'allestimento di nuove ambientazioni per l'esposizione di pezzi dimenticati e ancora giacenti nei magazzini del Comando. Inoltre un importante contributo venne dato dall'ex Vigile Villa Roberto che si occupò di reperire vari documenti, informazioni storiche e preziose testimonianze.
Al termine dei lavori, con una suggestiva cerimonia organizzata nella ricorrenza di Santa Barbara (patrona dei Vigili del Fuoco) la struttura venne inaugurata venerdì 4 dicembre 1998 con la partecipazione di Sua Eminenza il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano.
Fu la prima volta che la massima autorità religiosa della Diocesi lombarda onorò, con la sua presenza, il Comando Vigili del Fuoco di Milano.

Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, ha inteso regolare in via definitiva la fruibilità di tali ambienti affidando l'apertura progammata e continua della struttura, alla locale sezione dell' Associazione Nazionale Vigili del Fuoco sezione di Milano, la quale provvede, tramite i suoi iscritti alle richieste di visita del pubblico in arrivo al Comando.

I più interessanti cimeli della storia del Corpo, dal secolo scorso ai nostri giorni si trovano oggi esposti in una raccolta funzionale ed organica che testimonia l'evoluzione continua del macchinario, del materiale di radiocomunicazione e di telefonia, delle tecniche antincendio e di soccorso, della protezione personale dei Vigili. La ricerca delle testimonianze e delle radici storiche dei Vigili del Fuoco garantirà la consegna ai Vigili di oggi e di domani una ricca eredità di evoluzione tecnologica e testimonierà, tramandandolo, un irripetibile patrimonio di virtù umane e civili alle quali le nuove generazioni potranno attingere.

Il Corpo non poteva e non vuole perdere la memoria storica: chi non conosce il passato rischia di ripetere errori già commessi ... ma soprattutto è conoscendo il passato che si progetta e si costruisce il futuro!
Il Museo Storico vuole essere, nel suo significato più alto, "ricerca e testimonianza di una storia tecnologica ed umana al servizio della gente".
Esso rappresenta decenni di attività e dedizione, ricordo vivo di uomini che hanno fatto la storia del Corpo dei Vigili del Fuoco, svolgendo il loro lavoro con umiltà e sincero "spirito di corpo" e portando talvolta all'estremo sacrificio la loro fedeltà a una scelta professionale che è, in fondo, una scelta di vita.
Sono questi i sentimenti che, ci auguriamo, garantiranno la continuità nel tempo, di queste antiche vestigia.


Parata 25 Novembre 1893

Ing. Antonio Tosi

Foto di gruppo

Il Cardinale Martini all'inaugurazione 04 Dicembre 1998

Medaglione in bronzo

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