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Il museo
Lettiga, carrello portatubi, polmone d'acciaio
Insieme alle attrezzature antincendio sono conservati anche altri tipi di oggetti legati ai pompieri dal punto di vista sanitario, come la lettiga trainata a mano che serviva per il trasporto degli infortunati. Dotata di una barella a sfilo e montata su un sistema di bilanceri che la manteneva in assetto costante orizzontale e fortemente ammortizzata per dare il massimo comfort alla vittima.
Il polmone d'acciaio trasportabile e uno dei rari esempi di come era posta l'attenzione sulla prevenzione degli infortuni da parte del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Mentre il carrello portatubi di derivazione francese serviva per trasportare le tubazioni raccordate tra loro e poter stendere così in breve tempo lunghe linee di acqua per poter alimentare le pompe a mano o addirittura spegneri direttamente gli incendi.
In primo piano si possono vedere due esempi di pompette monocilindriche con tubazione ridotta per gli incendi tetto e sullo sfondo alcuni tipi di lanciasagole.
Pompe a mano
Sezione dedicata alle prime pompe a mano sia trainate a mano che con cavalli, si possono ammirare qui una vasta gamma di tipologie.
Inoltre sono visibili sullo sfondo alcune pompe a vapore, una scala modello "Porta" e una raccolta di variegati estintori oltre che ad attrezzature più particolari come l'estrattore fumo (sempre mosso a mano) e il grosso faro di illuminazione in rame e ottone.
Nucleo Sommozzatori
Vetrina dedicata a questo storico nucleo che venne creato nel 1952 dall'allora Direzione Generale dei Servizi Antincendio del Ministero dell'Interno. Sono custodite in questo spazio le attrezzature dei nostri sommozzatori che hanno fatto parte della dotazione di intervento, a partire dall'antico scafandro da palombaro per finire alla più"moderna" muta da imersione con i relativi apparecchi per la respirazione subacquea, i profondimetri, le lampade e tutta una serie si oggetti particolari legati all'attività di questo gruppo.
Centralino
Questo centralino o più precisamente "posto telefonico" è uno dei pezzi forti della raccolta del museo storico, originariamente installato nella sede di Via B. Marcello (zona stazione centrale) è stato poi collocato in questi locali per poter descrivere così l'attività del centralinista che aveva il compito di ricevere le chiamate di soccorso a mezzo di avvisatori d'incendio sparsi per la città e di inviare prontamente le squadre di intervento.
Si possono vedere così il posto telegrafico, il cassettone con la raccolta dei cartellini di tutte le vie di Milano e il percorso più breve per raggiungerle, l'orologio avvisatore, la piantina dell'allora Milano e l'immancabile statua di S. Barbara poggiata sulla scrivania.
Telefonia
Un buon successo per la riuscita dell'intervento parte dalla raccolta di informazioni da parte del "Pompiere centralinista" che si serve ormai al giorno d'oggi di moderni e sofisticati terminali telefonici/informatici, ma come lavoravano il secolo scorso? Cosa utilizzavano? In questa specifica vetrina sono raccolti diversi apparecchi telefonici che sono stati in servizio nelle caserme dei pompieri, dai primi apparecchi a "Linea Diretta" passando per più soffisticati veri e propri centralini telefonici e arrivando ai moderni telefoni veicolari montati sulle vetture.
In alto si possono ammirare tre tipologie di cinturoni di sicurezza.
Moto, bicicletta e medagliere
Due bellissime Moto Guzzi Falcone completano la raccolta dei mezzi storici, utilizzate sopratutto dal Comando di Milano come staffette portaordini e mezzi per aprire e chiudere le colonne mobili regionali che venivano inviate sulle grosse calamità regionali (terremoti, alluvioni, etc.)
La bicicletta è un esempio di come il pompiere utilizzava le invenzioni a suo vantaggio, infatti questa bicicletta e dotata di un tubo in canapa e di una lancia e serviva per poter fronteggiare l'incendio precocemente in attesa dell'arrivo delle pompe a vapore più pesanti.
Sullo sfondo poi di vede la ricca sezione del medagliere con premi e attestati sia sportivi che professionali.
Autopompa SPA
Autopompa SPA in dotazione ai pompieri della Difesa Incendi di Carate Brianza.
Campagnola Fiat e attrezzature di soccorso
La Fiat Campagnola venne impiegata dai Vigili del Fuoco per le più disparate attività di soccorso, alcuni modelli vennero equipaggi con sistemi di illuminazione (fotoelettriche) altre con bombole di CO2 (anidride carbonica) per far fronte agli incendi di natura elettrica.
Le attrezzature qui fotografate sono i primi esempi di come i vigili del fuoco si fossero attrezzati per intervenire sugli incidenti stradali e quindi la "disincarcerazione delle persone coinvolte" vediano gruppi oleodinamici con cesoie e divaricatore, fiamme ossidriche, cuscini di sollevamento etc.
Fotografie realizzate dal VVD Emanuele Colciago "Lele" Copyright 2007 © Emanuele Colgiago e Sig. Andrea Cinquetti Copyright 2013 © Andrea Cinquetti